È tutto pronto, hai revisionato il tuo testo, hai scritto la sinossi e redatto una breve biografia. Stai controllando la presenza di eventuali refusi nella mail quando all'improvviso ti senti divorato dai dubbi e temi di avere sbagliato ogni cosa.
Non possiamo prevedere tutto, ma ecco tre cose che ti consigliamo di non fare quando invii una proposta a un editore.
Una delle cose peggiori che puoi fare è inviare un testo corredato di copertina artigianale allegata. Ovviamente è comprensibile il fatto di essere così affezionati e così presi dalla propria storia da immaginarsela già nella veste editoriale definitiva di libro, ma ciò non toglie che una copertina amatoriale dà un'aria di trash all'intera opera prima ancora che se ne legga il contenuto, suggerendo un'idea di scarsa professionalità e di bassa caratura stilistica. Guardate questa copertina per esempio: lo apriresti mai un file del genere?
Meglio evitare. Lascia che la casa editrice valuti soltanto il tuo testo, senza quella serie di pregiudizi che una grafica fatta male può creare.
Del resto, se la proposta dovesse essere accettata avrai modo di suggerire al grafico tutte le tue idee e di concordare insieme a lui o a lei la composizione della copertina.
Spesso capita che un autore invii una sinossi enigmatica, che non spiega nulla del contenuto del libro, quasi cercasse di vendere il suo libro.
Ebbene, il senso della sinossi non è questo. Il riassunto richiesto dalla casa editrice serve, banalmente, a descrivere brevemente la trama: intreccio - inizio - fine. Non è assolutamente necessario essere misteriosi, magari col timore di fare spoiler, anzi! Bisogna essere molto chiari - seppur certamente concisi - e coerenti con lo stile e il tono di voce dell'opera quando si racconta la trama del proprio libro: è proprio da lì che l'editore deciderà se prendere in considerazione la proposta o se cestinarla a priori, facendo una prima scrematura. Se infatti fin dalla sinossi si notano degli errori, uno stile pessimo e/o un modo di scrivere oscuro tendenzialmente si preferirà un'altra proposta e il file non verrà nemmeno aperto. Fai finta di dover raccontare la trama di un libro che avete letto a un amico che vuole sapere cosa succede ma non ha voglia di leggere il romanzo per intero. Sei abbastanza comprensibile? Sei prolisso? Confusionario?
La biografia serve a far capire all'editore le vostre esperienze pregresse, il numero e la natura delle relazioni che avete nel mondo dell'editoria (perché, non prendiamoci in giro, sono utili, anche se certamente non indispensabili) e nei mondi a esso connessi.
Per questo motivo, ti sconsigliamo fortemente di scrivere informazioni come il tuo colore preferito, il fatto che nel tempo libero ti piaccia fare nuoto o equitazione, perché non sono rilevanti.
Concentrati sui tuoi studi, su quel corso di scrittura che hai seguito o sui tuoi modelli letterari. Sii sicuro di te, ma senza quell'arroganza che ti renderebbe ridicolo agli occhi dell'editore.
E soprattutto, controlla i tempi di attesa segnalati dalla casa editrice: non aspettarti una risposta prima di quel termine e non tempestare l'editore di mail.
In bocca al lupo per la tua storia!
Speriamo che questo articolo ti sia stato utile. Se vuoi inviarci una proposta usa la sezione Pubblica con noi del sito.
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