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Giorno della memoria: le nostre proposte per le scuole

La seconda guerra mondiale e la Shoah raccontata ai ragazzi

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa scoprirono il campo di concentramento di Auschwitz rilevando al mondo l'orrore compiuto dai nazisti.

Sono passati 79 anni da una vicenda che ha lasciato un'impressione indelebile sull'intera umanità e oggi più che mai è necessario informare le nuove generazioni sul passato e sulle conseguenze dell'odio.

A seguire quattro proposte, un romanzo e tre saggi, che crediamo possano essere uno strumento valido e adatto alle giovani menti per avere contezza di una delle pagine più buie della storia contemporanea.


"LA STELLA SPEZZATA", DI MARIO FALCONE

"Tutti quegli anni passati a essere dei bravi balilla e il sabato al Littorio e le parate e gli esercizi e la preghiera del mattino e "Viva il duce!" Era tutta una farsa."


Marco ha dodici anni quando la brutalità del fascismo lo investe, costringendolo ad aprire gli occhi sulla sua vita: con l'avvento delle leggi razziali l'amico del cuore Gioele, di famiglia ebrea, viene espulso da scuola e da questo momento in poi nulla sarà più come prima.


Attraverso le vite di Marco e dei fratelli Gioele e Magda, "La stella spezzata" ripercorre la storia dell'Italia dal 1938 al 1946, dall'entrata del Paese in guerra al ricatto dell'oro al Ghetto di Roma, passando per l'eccidio delle Fosse Ardeatine.


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"Gli amici di Moïse. cento e più storie di ebrei di sicilia", di alessandro hoffmann

Alla fine del 1938, quando l'Italia diventa ufficialmente uno Stato Razzista, gli ebrei in Sicilia sono circa duecento. Il diritto allo studio, quello al lavoro, alla libertà personale: tutto nel giro di pochi mesi viene meno.


C'è Emilio Segrè, fisico all'Università di Palermo, autore della scoperta del tecnezio, che ciò nonostante viene licenziato ed estromesso dalle accademie scientifiche.


C'è Cesare Grassetti, non ebreo ma come tale denunciato da una lettera anonima. Esperto di diritto, viene sospeso dall'insegnamento.

Vi Ci sono Felice Mattersdorfer. dirigente d'azienda, la moglie Elsa e la figlia Ernestina, deportati e uccisi ad Auschwitz.


E poi c'è Moïse, medico, marito, padre, appassionato di letteratura, che nell'estate del 1940 viene arrestato e internato sul Gran Sasso. 

Qui troverà, come lui proveniente da Palermo, Giulio Hoffmann, fratello di Alessandro Hoffmann senior.


Una penna, quella del nipote omonimo, che non indugia sulla sofferenza, ma si concentra sulla vita, prima e a volte anche dopo la guerra, aspirando a restituire a questi uomini e donne l'umanità un tempo negata.


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"LA PUPA DI ZABBAN. EBREI DI SICILIA NEL NOVECENTO", DI ALESSANDRO HOFFMANN

Ideale prosecuzione del precedente "Gli amici di Moïse", il saggio ha l'obiettivo di ricostruire la presenza della comunità ebraica in Sicilia nel secolo scorso.


Anche in questo caso il testo raccoglie un mosaico di storie, quelle di chi in Sicilia arrivò prima dell'avvento del fascismo, e poi fu costretto a fuggire, e quelle di chi si stabili qui dopo il 10 luglio 1943.


Ma perché "La pupa di Zabban"?

È un omaggio all'imprenditore di origini ebraiche Vittorio Zabban, che nel 1890 apriva a Palermo la sua fabbrica di tessuti. 

"A Palermo, un tempo se volevi fare un complimento a una ragazza, dicevi:

Bedda quantu 'na pupa 'i Zabban. 

Pupa, in siciliano, significa anche "manichino", e il corredo da sposa veniva comprato dal popolino nella Casa Speciale Zabban".


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"L'ALBERO DI CARRUBO" DI ALESSANDRO HOFFMANN

Il libro completa il percorso avviato dall'autore con "Gli amici di Moïse" e "La pupa di Zabban", arricchendo il quadro di insieme degli eventi ebraici che si sono svolti dallo Statuto Albertino ai giorni nostri e delineando la mappa probabile degli ebrei di Sicilia.

Al centro del racconto troviamo l’albero di carrubo che, nella tradizione ebraica e cristiana, ha un significato simbolico e, proprio per questo, sta accanto a ogni “Giusto”, ossia accanto a ogni non ebreo che ha salvato anche un solo ebreo. 


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Per qualsiasi dubbio sui titoli o sull'acquisto copie, non esitare a contattarci inviando una mail a info@edizionikalos.com o chiamando lo 0917320918 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18.

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