Breve sinossi: Alla fine del 1938, quando l’Italia diventa ufficialmente uno Stato Razzista, gli ebrei in Sicilia sono circa duecento. Il diritto allo studio, quello al lavoro, alla libertà personale: tutto nel giro di pochi mesi viene meno.
C’è Emilio Segrè, fisico all’Università di Palermo, che scopre il tecnezio, e che nondimeno pochi mesi dopo viene licenziato ed estromesso dalle accademie scientifiche.
Ci sono Felice Mattersdorfer, dirigente d’azienda, la moglie Elsa e la figlia Ernestina, deportati e uccisi ad Auschwitz.
E poi c’è Moïse, medico, marito, padre, appassionato di letteratura, che nell’estate del 1940 viene arrestato e internato sul Gran Sasso. Qui troverà, come lui proveniente da Palermo, Giulio Hoffmann, fratello di Alessandro Hoffmann senior.
Alessandro Hoffmann, nipote omonimo, costruisce tante tessere dedicate al racconto della vita di questi uomini e donne, senza indugiare sulla sofferenza, ma concentrandosi sulle loro azioni, aspirando a restituire loro l’umanità un tempo negata.
Spunti per l'insegnante: la seconda guerra mondiale vista da tanti punti vista; la scuola sotto il regime fascista; le condizioni nei campi di sterminio; la Sicilia negli anni '40
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