Che cos’è la giornata del libro
Il 23 aprile si celebra la giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, evento organizzato dall'UNESCO per promuovere l’interesse verso la lettura e l’importanza della proprietà intellettuale, riconoscendo il grande contributo che ogni libro e ogni autore danno al progresso sociale e culturale.
La giornata è stata istituita a livello mondiale a partire
dal 1996, ma le sue origini sono da ricercare più indietro nel tempo: fu infatti
per iniziativa dell’editore Vincent Clavel Andrés
(1888-1967), a Barcellona, che
il 6 febbraio 1926 il re Alfonso XIII promulgò un decreto reale che istituiva
in tutta la Spagna la Giornata del libro spagnolo. Inizialmente era stata scelta come data il 7 ottobre, ritenuto giorno della nascita di Cervantes ma, dal 1931, la giornata fu spostata al 23 aprile, che coincide con la data di morte, nel 1616, di tre importanti scrittori: lo stesso
Cervantes
(1547-1616), l'inglese William
Shakespeare
(1564-1616) e il peruviano Inca Garcilaso
de la Vega (1539-1616).
Come è cambiato l’approccio al libro dopo un anno di pandemia
Un anno fa di questi tempi il paese era nel pieno del lockdown. Un tempo sospeso, in cui ciascuno di noi ha riscoperto hobby e passioni quasi dimenticati.
Come ha influito tutto ciò sul nostro rapporto con la lettura e cosa è cambiato a distanza di oltre un anno dall’inizio dell'emergenza sanitaria?
Sicuramente, almeno durante il lockdown, molti hanno avuto più tempo per dedicarsi alla lettura, se non altro nei weekend, in cui questo passatempo ha sostituito le escursioni all’aperto, i pranzi e le cene con gli amici.
Il libro insomma ci ha tenuto compagnia, permettendoci di evadere in un tempo difficile e complesso.
Stando ai dati ISTAT, durante la prima fase della pandemia la lettura ha accompagnato le giornate di più di 6 persone su 10 e ha costituito la terza attività del tempo libero dopo la TV-radio e le telefonate/videochiamate con parenti e amici.
C'è però qualcosa che non è cambiato ed è l’eterno dilemma: cartaceo o digitale?
L’ago della bilancia vira come in passato sempre a favore del libro fisico, mentre la lettura su supporto digitale continua ad essere apprezzata da una minoranza, sia pure sempre più in crescita, soprattutto tra i giovani adulti.
Perché amiamo il cartaceo?
Ci siamo chiesti cosa ci spinga ad amare il prodotto libro, nella sua interezza e nella sua fisicità. Perché colleghiamo il concetto di emozione alla carta? Noi crediamo sia un insieme di fattori: ci sono così tante cose che possiamo fare, come sottolineare, scrivere degli appunti, lasciare dei commenti e perché no, anche lasciare i tanto odiati orecchioni, dei veri e propri segnaposto che ci indicheranno anche a distanza di tempo i passi o le frasi che più ci sono piaciuti. E poi la dedica dell’autore, dell’amico che ce lo ha regalato, la gioia di uscire dalla libreria con un nuovo tassello della nostra collezione… tutte cose che sullo schermo freddo dell’e-reader non si possono avere.
C’è poi un altro aspetto: la libreria, orgoglio del lettore.
Siamo onesti, quasi tutti i lettori accaniti hanno provato almeno una volta un senso di orgoglio nell’osservare la propria libreria e nel saperla in bella vista per lo sguardo dei nostri amici in visita a casa.
C’è chi la guarda e ricorda con nostalgia i bei momenti passati a leggere questo o quell’altro libro, ma c'è anche chi ne fa un motivo di vanto, una vero e proprio elemento rappresentativo di uno status symbol, quello del lettore.
Al libro, poi, possiamo affezionarci - esattamente come a qualsiasi altro oggetto a cui associamo un’emozione positiva - e di conseguenza spesso ci piace che rimanga con noi (non a caso, una delle paure peggiori per il lettore è che il libro prestato possa non tornare mai più).
Tralasciamo però per un attimo tutti questi aspetti (che da editori, amanti della carta, sono per noi sicuramente importanti) e guardiamo il lato pratico… non possiamo non vedere i vantaggi del digitale!
Il libro è sempre con noi grazie alla grande facilità di trasporto, i costi sono certamente minori e ci rendiamo conto di quanto questo aspetto possa divenire importante nel momento in cui la quantità di letture mensili si fa sostanziosa.
Senza tralasciare la sostenibilità ambientale, mai come in questo momento importante, l'e-reader ci viene in aiuto anche nei casi in cui il libro da acquistare sia per noi poco interessante o non sia uno svago, come nel caso di manuali per la scuola o per l'università. Proprio in questi casi la ricerca di argomenti specifici su volumi spesso enormi si rivela molto più semplice e veloce.
Infine, con un po' di egoismo, è importante che
nessuno potrà mai chiedervelo in prestito e portarvelo via!
Le nostre idee e le ultime novità
Insomma, qualsiasi sia la motivazione a favore del digitale, abbiamo deciso di dargli una chance anche noi. Ed ecco che, alla luce di tutto questo, sono tante le novità che abbiamo in programma, come la narrativa e le guide in formato sfogliabile.
Una però potete vederla già con i vostri occhi: la rivista "Kalós l'accento sul bello" è infatti disponibile in formato digitale, potete dare un'occhiata qui.
Su Amazon trovate Palermo araba e Palermo normanna disponibili in formato kindle. Trovate il link qui.
Manca poco invece per il grande ritorno delle riviste della vecchia edizione, "Kalós arte in Sicilia", presto disponibili per tutti gli anni, dal 1989 al 2014, in formato digitale!
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