Le pagine scritte da Alessandro Hoffmann sono un esempio di “microstoria”. Un caso su tutti, la storia di Vittorio Zabban, imprenditore di successo, vissuto a cavallo tra Otto e Novecento. Un self made man arrivato in Sicilia dove ha costruito la sua fortuna nel campo della confezione di abiti e biancheria per signora. Queste “microstorie” non parlano, parafrasando Carlo Ginzburg, delle «gesta dei re» ma di donne e uomini le cui voci vengono raccolte dal basso nella speranza di farle arrivare in alto, cioè al lettore. Al centro vi sono solo i fatti e la loro narrazione, quelli di un centinaio di persone. Questo volume arricchisce il testo precedente, Gli amici di Moïse. Cento e più storie di ebrei di Sicilia, e mette un nuovo tassello al discorso perché – per dirla con Sciascia – «alla generazione che volle o che fu chiamata a combattere la guerra del ’15-’18 e a quella che intorno a quegli anni nacque» viene aggiunta la generazione del dopoguerra. Uno scavo che ha fatto affiorare non poche figure del tutto dimenticate o addirittura sconosciute: in particolare, emerge per la prima volta il percorso di quanti, tra la fine del 1938 e i primi del 1939, sono stati costretti a lasciare la Sicilia perché impediti di lavorare o studiare e, a causa di questa fuga obbligata, sono finiti nelle mani dei carnefici.
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SULL'AUTORE
SCHEDA TECNICA
Autore: Alessandro Hoffmann
Prefazione: Santo Piazzese
Epilogo di Carlo Trombino
Titolo: La pupa di Zabban. Ebrei di Sicilia nel Novecento
Collana: Le Tessere
Anno: 2023
Formato: 15 x 22 cm
ISBN: 979-12-80198-44-0
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